Il Grande Gioco
Scusate per il ritardo nella pubblicazione. Avevo bisogno di un paio di giorni per riordinare le idee su cosa fosse appena successo.
È iniziato, come tutto, con
un big bang. Apparentemente era stata una perdita di gas nella casa dall’altra
parte della strada. Ovviamente, grazie al tempo che ho vissuto con Sherlock so
che le cose non sono come sembrano.
La polizia ha investigato ha
scoperto che la casa era stata riempita con degli esplosivi. La sola cosa che
hanno trovato dentro la casa era una cassaforte. E dentro la cassaforte c’era
una busta. E dentro la busta c’era, tra tutte le cose possibili, un cellulare rosa. I
lettori abituali del mio blog forse ricordano del caso che ho chiamato
Uno studio in rosa. Non c’è bisogno
di dirlo, la cosa ci sorpreso.
Sta diventando una mia usanza
l’improvvisazione di frasi come “lettori abituali del mio blog”. Sembra che mi
stia iniziando a divertire a scrivere della mia vita.
Aiuta, penso, quando ho
scoperto che metà di Scotland Yard lo legge. Di più su questo in seguito!
Quindi, abbiamo acceso il
cellulare e c’era un messaggio.
Beep. Beep. Beep. Beep.
Beep.
Cinque beep o semi. Sherlock
ha capito immediatamente che fosse un avvertimento. C’erano società segrete che
usavano mandare cinque semi arancioni alle persone come minaccia. C’era anche
la foto di un appartamento vuoto che Sherlock ha riconosciuto. Era al piano di
sotto. Il 221C Baker Street! Ci siamo precipitati lì e abbiamo trovato un paio
di scarpe da ginnastica.
Dopo il cellulare rosa è
suonato. Era una donna. Stava piangendo. Abbiamo scoperto che colui che stava
organizzando tutto questo aveva scelto questa donna per essere rapita e
imbottita di esplosivi. Se lei non avesse detto esattamente cosa le veniva
detto di dire…
Sherlock, ovviamente, è
stato coinvolto immediatamente in questa avventura. Non aveva nemmeno registrato
che qualche persona innocente stesse passando l’Inferno. La donna piangente ci
ha detto che avevamo dodici ore per risolvere il primo problema.
Siamo andati al Barts così
che Sherlock esaminasse le scarpe. Io, come sempre, non avevo un indizio su
quale fosse la domanda, figuriamoci la risposta.
Ci siamo incontrati con
Molly Hooper che ci ha presentato il suo fidanzato, Jim. Apparentemente,
lavorava nel settore IT. C’è questa parola “apparentemente”, di nuovo. Oh, e ci
ha anche detto come si sono incontrati.
Comunque, quando Jim se ne
era andato Sherlock aveva rivelato a Molly che fosse chiaramente gay. Come
sempre, lui non ha tenuto conto che questo non potesse essere, voi lo sapete,
esattamente quello che lei voleva sentirsi dire!
Quindi, torniamo alle scarpe
da ginnastica. Sherlock, naturalmente, mi ha fatto vergognare di me stesso
facendomele esaminare e sbagliando tutto. Mi ha detto che erano vecchie di
vent’anni e che il polline su di esse ha rivelato che venissero dal Sussex.
Poi, si è ricordato un nome- Carl Powers, un ragazzo che morì quando Sherlock
era un ragazzino. Tutti supposero che fosse stato un tragico incidente di nuoto
ma Sherlock era sempre stato confuso dalle scarpe mancanti del ragazzo. Ora
sono spuntate fuori vent’anni dopo e sono state mandate a lui. Sherlock aveva
scoperto tracce di Clostridium Botolinum sulle scarpe di Carl e aveva capito
che venne ucciso. Il veleno fu introdotto nelle medicine per l’eczema di Carl.
Sherlock aveva necessità di far sapere all’assassino che l’aveva risolto [il caso] così ha scritto un messaggio
sul suo sito.
So che alcuni di voi erano
confusi dal suo bizzarro post l’altro giorno.
La donna piangente aveva
telefonato di nuovo e le era stato permesso dirci dove fosse. La polizia l’ha
trovata sana e salva.
Sherlock mi ha fatto
incazzare però. Ha descritto l’intero set-up come elegante. Gli ho chiesto cosa
intendesse dire e mi ha detto che “Non posso essere l’unica persona che si
annoia”. Certamente, il killer aveva lui come obbiettivo e Sherlock adorava
tutto questo.
Beep. Beep. Beep. Beep.
Un altro messaggio. Un’altra
foto. Questa volta era di un’auto sportiva abbandonata. Il telefono è suonato.
Era un uomo, terrorizzato come la donna di prima. Ci ha detto che avevamo otto
ore. ▓▓▓▓▓▓▓▓ di Scotland Yard ha localizzato l’auto e Sherlock l’ha esaminata.
Era stata noleggiata in una compagnia chiamata Janus Cars da un uomo chiamato ▓▓▓
▓▓▓▓▓▓▓▓- un uomo che era scomparso. [capire]
Questo per Sherlock è stato abbastanza semplice. Solo una chiacchierata con
la moglie dell’uomo scomparso e una visita da Janus Cars e aveva capito tutto.
Era stata una semplice truffa assicurativa. Ancora una volta, ha postato la
risposta sul suo blog. L’uomo vestito di esplosivi è stato trovato e liberato.
A quanto pare si trovava nel centro di Londra. Dio, se Sherlock avesse capito
male… L’altra cosa è, come ho detto, che lui si stava divertendo. Lui e questo
misterioso killer stavano giocando ad un gioco. Io, Mrs. H, le persone con
l’esplosivo, tutti gli altri, eravamo solo delle pedine. Ho ripensato ad un
nome che avevo sentito un paio di mesi fa- Moriarty. Può essere lui? Quando ho
detto questo, gli occhi di Sherlock si sono illuminati.
Beep. Beep. Beep.
Un altro messaggio. Una
terza foto. Questa volta era qualcuno che io avevo riconosciuto ma Sherlock non
aveva un indizio di chi fosse lei. È bello essere occasionalmente quello
intelligente. La foto era della recentemente scomparsa Connie Prince. Apparentemente,
era morta a causa di un’infezione da tetano ma chiaramente il nostro killer ha
suggerito un’ altra opzione. Ancora una volta abbiamo ricevuto una telefonata.
Questa volta era una donna anziana- ed era cieca. Voglio dire, chi lo farebbe?
Come può farlo qualcuno? Sono andato a visitare il fratello di Connie, Kenny.
Sherlock è andato su alcuni forum di Internet, e con i suoi soliti tatto e
diplomazia, ha ottenuto delle risposte in questo modo. Abbiamo capito che mentre la morte di Connie era
stata fatta apparire il risultato di un’infezione da tetano, in realtà era
stata causata da un veleno – il loro domestico ▓▓▓▓▓, le aveva causato
un’overdose di Botox! Sarebbe stato quasi divertente se non fosse per quello
che è successo dopo. Sherlock aveva
postato un messaggio sul suo blog e, come prima, la donna anziana ci aveva
chiamati. Ma questa volta aveva commesso un errore. Aveva iniziato a raccontarci dell’uomo che l’aveva
legata e… Lui l’ha fatta saltare in aria.
Lei viveva in un
appartamento. A Glasgow. Sono morte dodici persone.
Non riesco ancora a capirlo.
Questo gioco da Sherlock e la sua… nemesi? È questa la parola giusta? Dodici
persone totalmente casuali sono morte a causa di tutto questo. Ero così
arrabbiato con Sherlock quella mattina. Non gli importava. Lo ha ammesso.
Semplicemente non gli importava. Come ha sottolineato, curarsene non salva
delle vite. Gli ho chiesto se avesse trovato così semplice non curarsene e lui
ha detto di sì. È stato così semplice. Forse Sally Donovan ha ragione. Forse è
un mostro.
Beep. Beep.
Un’altra foto. Questa volta
del Tamigi. Sherlock ha chiamato Scotland Yard gli hanno detto di un corpo che
era stato tirato fuori dal fiume. Siamo andati lì e in pochi minuti, Sherlock
aveva capito che fosse una guardia di sicurezza e che probabilmente era
collegata ad un dipinto perduto che era stato ritrovato e esposto presso la
galleria Hickman. Oh, e ha rivelato che il dipinto fosse un falso. Potrei
spiegare come ha fatto ma penso che fosse uno di quei momenti in cui ‘dovevi
essere lì’. Ha anche capito cosa avesse ucciso la guardia. Ho detto ‘cosa’ ma
tecnicamente sarebbe ‘chi’. Ma, dopo aver visto l’uomo, ‘cosa’ è probabilmente
la definizione più corretta. Lui era un assassino conosciuto come il Golem. Ha
ucciso delle persone comprimendo l’aria fuori dai loro corpi a mani nude!
Perché avesse fatto una cosa del genere ad una povera guardia era ancora un
mistero, così sono andato all’appartamento del ragazzo e ho trovato un
messaggio nella segreteria da una Professoressa â–“â–“â–“â–“â–“â–“. Lei lo
aveva chiamato perché aveva scoperto che c’era qualcosa di sbagliato. L’unico
indizio era che lui fosse appassionato di astronomia. Sherlock ha capito che il
Golem aveva ucciso la guardia di sicurezza perché aveva capito che il dipinto
era un falso. Abbiamo concluso che la professoressa â–“â–“â–“â–“â–“â–“ lavorava
presso un planetario ci siamo precipitati laggiù. Ma siamo arrivati troppo
tardi. Il Golem era lì e l’aveva uccisa. Dopo, ha attaccato Sherlock. Non credo
di aver mai veramente provato paura prima. Io mi sentivo di sasso! Avevo visto
orrori in Afghanistan. Ma quest’uomo era a malapena umano. Era veramente un
mostro! Sono riuscito a salvare Sherlock (colpendo il Golem con la mia pistola
- non ho mai detto di essere delicato)
ma la creatura era scappata.
Siamo tornati alla galleria
e Sherlock ha discusso con il curatore. Lei ha negato tutto – insistendo che il
dipinto fosse vero – e non sembrava che potessimo fare altro. Poi il cellulare
ha squillato ancora una volta.
Era un bambino.
Il bambino ha iniziato il
conto alla rovescia da dieci. Sherlock urlava al cellulare che il dipinto fosse
un falso, ma il killer voleva chiaramente la prova. Sherlock fissava il dipinto
mentre il bambino continuava il conto alla rovescia verso la propria morte. E
dopo Sherlock, all’ultimo minuto, ha capito. Era come la guardia di sicurezza
che aveva capito che fosse un falso ed era per questo motivo che aveva
telefonato alla professoressa al planetario. Nel dipinto c’era una supernova
che non era apparsa nei nostri celi che nel 1858. Di conseguenza, il dipinto
non poteva essere stata dipinta da un artista vissuto nel 1640. Il bambino
aveva smesso di contare.
Il curatore ha ammesso che
aveva organizzato tutto. Lei era stata messa in contatto con diverse persone e
sembravano tutte lavorare per un uomo. Avete indovinato. Moriarty.
Siamo tornati
all’appartamento e abbiamo aspettato per un'altra chiamata. Sembrava non stesse
succedendo niente, così avevo deciso di andare dalla mia ragazza, Sarah. Avevo
appena lasciato l’appartamento quando un taxi si è fermato accanto a me. Il
tassista mi ha chiesto se volevo un passaggio ma gli ho risposto che prendevo
la metropolitana. Dopo mi ha detto che non me lo stava chiedendo, me lo stava
ordinando. L’ho guardato e ho visto la pistola puntata su di me e così sono
entrato nel taxi.
Loro mi avranno stordito,
perché l’altra cosa che ricordo è che mi sono svegliato sentendo odore di
cloro. Ero in un centro sportivo, vicino la piscina. E indossavo una bomba. Lo
potevo sentire sotto la giacca che mia avevano messo. Poi, una voce ha
risuonato nel mio orecchio e ho capito che avevo un qualche tipo di auricolare.
Ha detto che conoscevo la procedura e che dovevo ripetere parola per parola
quello che mi avrebbe detto altrimenti non avrei mai più scritto sul mio blog.
Sono stato fatto uscire
nell’area piscina, dove ho scoperto che Sherlock fosse in attesa. La voce nel
mio orecchio, che mi era vagamente familiare, mi ha detto di dire alcune cose –
che ho capito, davano l’impressione ci fossi io dietro a tutto ciò. Che io,
John Watson, fossi Moriarty. Ho potuto vedere l’espressione negli occhi di
Sherlock – un lampo, non rabbioso, ma ferito. Per un secondo, è sembrato come
un bambino spaesato. Avrei dovuto essere orripilato del fatto che lui avesse
dubitato di me per un secondo ma, a essere sinceri, era così piacevolmente
umano in lui. Lui in realtà ha valorizzato la nostra amicizia. A lui, suo
malgrado, importava. Dopo, ha visto gli esplosivi e ha capito cosa stesse
succedendo.
E in quel momento Moriarty
si è fatto avanti. Era Jim. Il ragazzo di Molly Hooper del reparto IT del
Barts! Anche quel piccolo incontro era stata parte del gioco. I due uomini
hanno parlato, entrambi chiaramente lieti di essere, finalmente, faccia a faccia.
Ancora una volta, mi sentivo una pedina nel loro gioco. Soprattutto quando un
mirino laser è apparso sul mio petto. Una mossa sbagliata e qualche sconosciuto
nell’ombra avrebbe sparato agli esplosivi. Ho visto come hanno parlato. Jim
Moriarty era l’esatto opposto di Sherlock ma erano anche così simili. Lui era
un consulente criminale. Le persone andavano da lui e lui organizzava tutto ciò
che richiedevano. E mentre loro parlavano, io sono rimasto lì indossando così
tanto esplosivo da uccidere tutti noi. Ero l’unico che sembrava essere
consapevole di ciò. Improvvisamente, ho afferrato Moriarty. Sapevo che il suo
assistente (il suo John Watson?) non l’avrebbe ucciso. Ma il mirino laser si è
semplicemente spostato sulla testa di Sherlock e io sono stato costretto a
lasciarlo andare. Per un secondo, mi sono chiesto se Sherlock avesse fatto lo
stesso per me, ma tutto ciò che certamente sapevo, in quel momento, era che
stavo per morire.
Solo che non è successo
perché Moriarty ha cambiato idea. Ha detto che un giorno avrebbe ucciso
Sherlock ma che, per ora, ci stava lasciando andare. Era davvero solo un gioco
per lui. Se n’è andato e Sherlock mi ha tolto gli esplosivi di dosso. Stavamo
per riprendere il fiato quando all’improvviso sono apparsi tanti mirini laser. Moriarty
è ritornato e ha detto che aveva cambiato di nuovo idea!! Stavamo per morire,
dopotutto. Sherlock ha semplicemente puntato la pistola contro gli esplosivi di
prima. se stavamo per morire, era così anche per Moriarty.
Ho trattenuto il respiro per
quelli che mi sono sembrati mesi. Non avevo idea di quello che avrebbe fatto
uno di loro. Moriarty non aveva, chiaramente, distinguibili sentimenti umani e
Sherlock aveva sostenuto di non curarsene. Poteva essere la fine? Stavo davvero
per morire? In un centro sportivo?
Che è ciò che è successo
quando è squillato il cellulare di Moriarty. Ha risposto alla chiamata e ha
chiamato a se il suo cecchino. Ci stava lasciando andare vivi. E, quando lui se
n’è andato, ho ricominciato a respirare.
E fu così che Sherlock
Holmes ed io abbiamo vissuto per vedere un altro giorno.
16 commenti
Haha! È un pesce d’aprile! L’hai postato dopo mezzogiorno!!
Harry Watson 01 Aprile 12:11
È tutto vero, Harry!
John Watson 01 Aprile 12:22
PMSL!!! [nota: usato per indicare gran divertimento o spesso utilizzato per
mostrare l'umorismo a qualcosa in una chat room, etc.]
Harry Watson 01 Aprile 12:24
Non voglio nemmeno sapere
cosa significaHarry Watson 01 Aprile 12:24
John Watson 01 Aprile 12:30
Questo è incredibile, amico!
Harry Watson 01 Aprile 12:36
Sherlock Holmes è un genio!!Harry Watson 01 Aprile 12:36
Jacob Sowersby 01 Aprile 12:37
il tuo stile di scrittura è
terribile
theimprobableone 01 Aprile 12:38
*commento cancellato*theimprobableone 01 Aprile 12:38
Harry Watson 01 Aprile 12:39
Che maleducazione!
Marie Turner 01 Aprile 13:12
Sono io, di nuovo Mrs. Hudson.
Marie Turner 01 Aprile 13:13
Dovremmo comprarle un computer per Natale, Mrs H?
John Watson 01 Aprile 13:14
Mi piace una bella storia.
Anonymous 01 Aprile 13:25
Sei ancora vivo quindi?
Sherlock Holmes 01 Aprile 13.28
Oh, moltissimo. Ci vediamo
presto.Sherlock Holmes 01 Aprile 13.28
Anonymous 01 Aprile 13:33
Sono ancora così triste per
Connie :(
Joy 01 Aprile 13:56
Dovresti sentirti libero di
chiamarmi, quando hai un momento, John.Joy 01 Aprile 13:56
Sarah Sawyer 02 Aprile 01:03