19 Dicembre    

Le Sei Thatcher


Ho fatto uscire Sherlock per un po’ di shopping natalizio il che, pensandoci, non è stata la migliore delle idee. Ha urlato ad un Babbo Natale che era annoiato e che voleva un bell'omicidio interessante per Natale – davanti ad un gruppo di bambini e ad i loro genitori. Portati indietro all'appartamento dalla polizia, abbiamo trovato una studentessa, Sally Barnicot, che ci aspettava.
Dopo che Sherlock l’ha insultata per il suo aspetto e per come era vestita, lei ci ha detto di un omicidio che aveva avuto luogo nella sua università. Pietro Venucci, uno studente d’arte e migliore amico di Sally, era stato trovato accoltellato nella stanza della ceramica. Il suo fidanzato, Beppo Rovito era stato ritrovato vicino al corpo e aveva detto alla polizia che l’aveva appena trovato. Una finestra rotta sembrava confermare che qualcuno aveva fatto irruzione dentro e, poiché Beppo non aveva alcun coltello e non ce n’era nessuno nella stanza, era stato rilasciato dalla custodia. Sally era convinta che Beppo avesse commesso l’omicidio in quanto lui e Pietro avevano una relazione difficile. Non c’era voluto Sherlock Holmes per capire che anche lei era innamorata di Pietro. Sherlock è andato subito su internet ed è stato contento di scoprire che c’erano stati dei furti in case appartenenti ad una coppia di studenti, un docente e un amico della vittima. Lui aveva, ovviamente, capito già tutto.
Sherlock mi ha chiesto, o meglio ordinato, di andare all'università, dicendo di essere un curatore della Galleria Hickman. Ho detto al docente di arte, Horace Harker, che ero interessato a mettere in mostra alcuni lavori degli studenti – specialmente sculture. Naturalmente, l’omicidio è venuto fuori durante la conversazione e ho chiesto se la vittima stesse lavorando su qualcosa di particolare cosicché potessimo metterlo in mostra come tributo. Harker ha detto che Pietro aveva realizzato sei opere in ceramica di Maggie Thatcher prima che morisse. Sembravano come quelle che si vedono della Principessa Diana nelle pubblicità delle riviste, tranne che queste avevano corna da diavolo. Era satira, apparentemente. Le opere, mi ha detto tristemente Harker, era state già prese.
Siamo andati a visitare le persone che erano state derubate ed è uscito fuori che tutti loro avevano comprato una delle statuine della Thatcher. Nient’altro era stato preso durante le effrazioni il che, di nuovo, era ciò che Sherlock si aspettava di sentire. Abbiamo trovato l’indirizzo delle persone che avevano le altre due statuine e le abbiamo contattate. Quella notte, io ho preso un indirizzo e Sherlock l’altro.
Mi sono seduto lì, al buio e ho aspettato. Dopo, avendo sentito il rumore di una finestra rotta, mi sono nascosto. Ho visto Beppo irrompere dentro e trovare la statuina sul camino. L’ho seguito fuori e ho chiamato Sherlock che mi ha raggiunto. L’abbiamo seguito fino ad un ponte e abbiamo visto che ha fracassato la statuina a terra. C’era qualcosa dentro e lui l’ha presa, pronto a gettarsi nel fiume. Prima che potesse farlo, l’abbiamo fermato e abbiamo visto che stava tenendo un temperino con le sue iniziali sopra.
Sapendo che era tutto finito, ha confessato immediatamente. Lui e Pietro avevano avuto una discussione e, lottando, Beppo l’aveva pugnalato. Aveva visto le statuine che stavano per essere messe in forno e aveva spinto il coltello nella creta. In seguito, aveva  rotto una finestra per fare sembrare che ci fosse stata un effrazione.
Ho pensato che ciò che avesse fatto fosse molto intelligente ma Sherlock lo ha descritto con fastidiosamente semplice. Il giorno dopo ha passato così tanto tempo a parlare di come lui l’avrebbe fatta franca che sono andato al pub e l’ho lasciato parlare con un tacchino surgelato.
Oh, e riceve ancora quei messaggi.

2 commenti

fastidiosamente semplice
theimprobableone  19 Dicembre  15:47

Brillante!!
Jacob Sowersby  19 Dicembre  16:12