Il Cliente Senza Corpo
Jack Griffin sapeva certamente come fare un’entrata ad effetto. Eravamo stati ad una prova vestito per il matrimonio e quando siamo tornati, era lì. O meglio, non c’era.
Perché lì, seduto nella mia sedia, c’era il completo
di Jack Griffin. Solo il completo. Senza lui dentro. Ci aveva inviato un’email
qualche giorno prima, chiedendoci aiuto. Studente della Goldsmiths University,
voleva che investigassimo su ciò che aveva descritto come la propria
‘invisibilità’. Era incominciato tutto qualche settimana prima, quando il suo
coinquilino, Alan Flanagan, aveva sbattuto contro di lui, sostenendo che non lo
aveva letteralmente visto. Entrambi avevano semplicemente dimenticato la cosa
che, però, è successa di nuovo. Alan si era seduto in una sedia in cui c’era
già Jack. Ed è successo ancora e ancora.
Ci aveva detto che sarebbe venuto da noi quel
giorno ma abbiamo ritardato perché Sherlock era ossessionato dal fatto che
dovessimo indossare le scarpe giuste. E dopo, quando siamo tornati, c’era il suo
completo.
Mentre fissavamo il completo, Sherlock formulava
velocemente diverse soluzioni. Alan si era preso gioco di Jack al punto da
fargli credere di essere veramente invisibile. Jack era rimasto intrappolato in
un complesso schema di specchi che lo facevano apparire invisibile. O era stato
intrappolato da Alan. Ha anche brevemente preso in considerazione della vernice
invisibile. Forse Jack ed Alan erano degli scienziati altamente specializzati
(in realtà non era così, erano solo degli studenti di scienze della
comunicazione). Eravamo stati drogati sulla via del ritorno e portati ad
un’esatta replica del 221B Baker Street, dove il vestito era proiettato sulla
poltrona. L’ho fermato a quell’affermazione e gli ho chiesto chi avrebbe potuto
fare una cosa del genere. Ha scrollato le spalle e mi ha suggerito che
potessero essere stati dei ninja. Poi ha continuato... il vestito era un
ologramma, Jack non era mai esistito, i vestiti di Jack provenivano dalla
stessa fabbrica della sedia…
A quel punto ho dovuto fermarlo e gli ho fatto
notare che, essendo studenti, forse Jack ed Alan ci stavano solo prendendo in
giro. E che forse si trattava solo di un vestito vuoto. Sherlock ha accettato
con riluttanza il fatto che potessi avere ragione. E dopo aver controllato la
sedia, sono abbastanza sicuro che si trattasse solo di un vestito vuoto. Era
deluso. Credo che avrebbe preferito che quello fosse stato un complicato caso
che includeva ninja e un complesso schema di specchi.
Ma non ne parlerà al matrimonio.
11 commenti
Mi dispiace.
Alan Flanagan 2 Luglio
non esserlo! è stato bello avere ragione
rispetto a lui per una volta!
John Watson 2 Luglio
QUESTA È PIÙ DIVERTENTE CHE ABBIA MAI LETTO!!!
MEGALOL!!!!!
Dame Latif 2 Luglio
Uno spreco di tempo per
tutti
Theimprobableone 2 Luglio
È quasi comico il fatto che
Sherlock ci stesse cascando.
Donna Stavely 2 Luglio
Ridicolo.
Sherlock Holmes 2 Luglio
I MIEI RAGAZZI SONO
TORNATI!
Mrs Hudson 2 Luglio
Hey amico, quand’è il matrimonio?
Mike Stamford 2 Luglio
Perché chiederlo in un
commento se stiamo facendo gli inviti? Ridicolo.
Sherlock Holmes 2 Luglio
Tu sei ridicolo.
John Watson 2 Luglio
Buona risposta.
Sherlock Holmes 2 Luglio