21 Luglio     

L'Uomo Effimero

Eravamo appena tornati da una serata calma e civile al pub, quando la nostra ultima cliente si è presentata a Baker Street. Era un’infermiera. E, apparentemente era andata a cena. Con un fantasma.

La cliente (mi ha chiesto di non rivelare il suo nome) ci ha detto che era stata ad un appuntamento e fin qui tutto bene. Il tizio si era comportato da perfetto gentiluomo, apparentemente. Si erano scambiati i numeri di telefono ma, quando lui non si è fatto più vivo, lei è andata nel suo appartamento per verificare che fosse tutto okay. Ed ha scoperto che non era così. Perché secondo il padrone di casa, il tizio che aveva vissuto nell’appartamento era morto una settimana prima. In seguito, la donna ha trovato un sito web dove altre donne parlavano di esperienze simili.

Sherlock è entrato in quei siti e ha trovato un cospicuo numero di altre donne che credevano di aver incontrato lo stesso uomo. Sherlock non riusciva a trovare una connessione tra di loro, però. Avevano caratteristiche e interessi diversi. L’uomo aveva fornito un nome diverso per ogni occasione. Ma, in seguito, Sherlock ha capito cosa avesse fatto. Il tizio aveva preso i nomi di persone presenti nei necrologi. Trovava degli uomini morti recentemente che vivevano da soli e, nelle loro case, portava le donne con cui aveva appuntamenti. Così, ogni volta, si appropriava dell’identità di un uomo morto per una notte.

Ma, mentre era felice per aver scoperto cosa fosse successo, Sherlock era infastidito perché non riusciva a comprenderne il motivo.

Perché, a volte, Sherlock Holmes non riesce a comprendere la maledetta ovvietà. Gli ho fatto notare che era possibile che possibilmente ci fosse un uomo lì fuori che, possibilmente, voleva semplicemente dei rapporti occasionali. Lo so, una rivelazione shoccante. Caso risolto.


6 commenti

UOMINI!
Donna Stavely  21 Luglio

LO SO!!!!!!
Dame Latif  21 Luglio

Un bel trucchetto però.
John Watson  21 Luglio

JOHN!!!!!
Harry Watson  21 Luglio

JOHN WATSON!
Mary Morstan  21 Luglio

Scusate.
John Watson  21 Luglio