Eravamo appena tornati da una serata calma e civile al pub, quando la nostra ultima cliente si è presentata a Baker Street. Era un’infermiera. E, apparentemente era andata a cena. Con un fantasma.
La cliente (mi ha chiesto
di non rivelare il suo nome) ci ha detto che era stata ad un appuntamento e fin
qui tutto bene. Il tizio si era comportato da perfetto gentiluomo, apparentemente. Si erano
scambiati i numeri di telefono ma, quando lui non si è fatto più vivo, lei è
andata nel suo appartamento per verificare che fosse tutto okay. Ed ha scoperto
che non era così. Perché secondo il padrone di casa, il tizio che aveva vissuto
nell’appartamento era morto una settimana prima. In seguito, la donna ha
trovato un sito web dove altre donne parlavano di esperienze simili.
Sherlock è entrato in quei
siti e ha trovato un cospicuo numero di altre donne che credevano di aver
incontrato lo stesso uomo. Sherlock non riusciva a trovare una connessione tra
di loro, però. Avevano caratteristiche e interessi diversi. L’uomo aveva
fornito un nome diverso per ogni occasione. Ma, in seguito, Sherlock ha capito
cosa avesse fatto. Il tizio aveva preso i nomi di persone presenti nei necrologi.
Trovava degli uomini morti recentemente che vivevano da soli e, nelle loro
case, portava le donne con cui aveva appuntamenti. Così, ogni volta, si
appropriava dell’identità di un uomo morto per una notte.
Ma, mentre era felice per aver scoperto cosa fosse successo, Sherlock era infastidito perché non
riusciva a comprenderne il motivo.
Perché, a volte, Sherlock
Holmes non riesce a comprendere la maledetta ovvietà. Gli ho fatto notare che
era possibile che possibilmente ci fosse un uomo lì fuori che, possibilmente,
voleva semplicemente dei rapporti occasionali. Lo so, una rivelazione shoccante.
Caso risolto.
6 commenti
UOMINI!
Donna Stavely 21 Luglio
LO SO!!!!!!
Dame Latif 21 Luglio
Un bel trucchetto però.
John Watson 21 Luglio
JOHN!!!!!
Harry Watson 21 Luglio
JOHN WATSON!
Mary Morstan 21 Luglio
Scusate.
John Watson 21 Luglio